Quanto conta la fortuna e quanto conta l’abilità nella roulette? Una domanda che si pongono spesso i giocatori, sia amatoriali che professionisti. A dire il vero il dibattito è aperto ed ognuno ha la sua teoria. Noi non siamo certo depositari della verità, ma in questo articolo proviamo a dare un’interpretazione della questione cercando di guardare le cose da più punti di vista.
Cominciamo col dire una cosa. Nell’etimologia stessa del “gioco d’azzardo” rientra inevitabilmente il concetto di fortuna. Azzardo è infatti sinonimo di rischio, dove c’è una componente importante di fortuna. Tuttavia il fatto di dover mettere tutto nelle mani del fato può, per certi versi, spaventare.
Ma allora dov’è il divertimento se è tutto gestito dalla fortuna? In realtà, per quanto la buona sorte riveste un ruolo di primo piano, anche l’abilità del giocatore ha la sua importanza in un gioco come la roulette. Esistono infatti diverse strategie di gioco che, abbinate ad appositi software in grado di calcolare i ritardi più frequenti secondo un algoritmo per roulette online, possono quanto meno ridurre i rischi di errore e minimizzare le perdite.
Entriamo adesso nel cuore del discorso per provare a capire cos’è la fortuna. Nel corso della storia menti brillanti hanno provato a studiare la fortuna ed ognuna di loro ha dato un’interpretazione personale.
Secondo Daniel Denneet, famoso filosofo americano, la fortuna è semplicemente… fortuna. Un teoria che di fatto “deresponsabilizza” il giocatore, poiché il fato ha già deciso cosa succederà in futuro e quindi non c’è nulla che possa modificare gli eventi futuri.
Non tutti però hanno accettato questa visione così fatalista. I vari Jung, Sartre e Freud ritengono che la fortuna sia un concetto molto più concreto e tangibile, dettato soprattutto dalle percezioni e dalle convinzioni delle persone.
Freud in particolare riteneva che le persone con grandi capacità di attenzione e di controllo si reputavano capaci di modificare il risultato di un evento, come se avessero una sorta di influenza. Quindi, pensando in modo differente e provando a prevedere gli eventi futuri, sarebbe più facile prendere le decisioni più adeguate in base a quanto previsto.
C’è poi un altro filone, tra i quali rientrano gli scettici, secondo i quali la fortuna addirittura non esiste e che tutto sia riconducibile alle straordinarie equazioni matematiche legate al mondo del gioco. Questa forse è una visione un po’ troppo estremista e “scientifica”, ma vale la pena analizzarla meglio.
Ricondurre tutto a complessi e cervellotici calcoli e algoritmi matematici, per certi versi, è fin troppo semplicistico. In tal caso basterebbe studiare giorno e notte tutte le possibili combinazioni per stilare delle strategie vincenti. Tuttavia la matematica gioca comunque un ruolo importante nel gioco ed in particolare nel mondo delle roulette. Ed in tale contesto rientra l’abilità del giocatore e nello specifico la sua capacità di fare le puntate più indicate basandosi su strategie, metodologie e specifiche giocate studiate sui ritardi.
Possiamo dire che la fortuna esiste ma, se non è accompagnata da una buona dose di abilità, da sola non basta. Un principiante può vincere alla roulette ma, senza un metodo specifico e senza conoscere le regole, prima o poi perderà.
I giocatori professionisti sanno che la fortuna è un grandissimo alleato, ma non può durare all’infinito. La fortuna è effimera ed infatti l’obiettivo di ogni giocatore non è fare la vincita del secolo, ma provare a minimizzare le perdite e aumentare gradualmente il suo bankroll sul medio e lungo periodo.
Far lievitare il bankroll porta ad una serie di vantaggi: puoi giocare più a lungo e hai la possibilità di sperimentare tecniche più dispendiose da un punto di vista economico, ma che ti consentono di ottenere vincite più consistenti, sempre se la fortuna ti assiste.
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Generalmente i giocatori della roulette preferiscono giocare determinati numeri che ritengono fortunati. Esistono davvero? Be’, quindi entriamo nel campo del “non è vero ma ci credo”.
In effetti c’è una spiegazione, che potremmo definire psicologica, ai numeri fortunati. Supponiamo che il tuo numero fortunato sia il 20, naturalmente nella maggior parte dei casi sarai più incline a scommettere su quel numero.
Secondo il calcolo delle probabilità su 360 giocate il tuo numero fortunato verrà estratto per un totale di 10 volte. Ogni volta che sarà estratto quel numero quindi si rafforzerà la convinzione che sia fortunato, laddove invece si tratta di semplice statistica. Durante le 350 giocate perdenti non darai la stessa importanza al risultato finale. Di solito quindi è la percezione che hai di un numero a fare la differenza e che gli attribuisce un valore fortunato.
Certo poi ci sono le eccezioni, come i tre 17 di fila indovinati da Sean Connery al casinò di Saint-Vincent in Valle d’Aosta. In fondo è anche questo il bello della roulette, dove si mischiano intuito, fortuna ed un pizzico di abilità.
Una cosa è certa: la casualità nei casinò online viene incarnata da un algoritmo, chiamato RNG (Random Number Generation) che attribuisce ad ogni giocatore le stesse probabilità di vittoria, in quanto la roulette genera numeri in modo casuale e non prevedibile.
Che ne dici di provare a rendere invece un po’ più prevedibile l’uscita dei numeri, sfruttando il sistema del ritardo dei numeri? Il software Roulify fa proprio questo: analizza il comportamento dinamico della roulette combinando statistiche giornaliere, settimanali e mensili di ogni ritardo, fornendoti una serie di numeri che hanno maggiori probabilità di uscire.
